Alla fine del 2013 il potale integrazione migranti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali aveva lanciato una call aperta per cercare associazioni, fatte, gestite o che lavorassero con i ragazzi di seconde generazioni. Next generation italy, dal momento che è nata con l’idea di integrare e rendere protagonisti attivi della società questi ragazzi, costituita tra l’altro in prevalenza da seconde generazioni, ha risposto alla call ed è poi stata selezionata per partecipare ad una serie di incontri per discutere insieme ad altre associazioni individuate sul territorio sul ruolo delle seconde generazioni nei processi di integrazione e crescita del paese.
Nel corso del 2014 si sono svolti 3 incontri presso la sede del Ministero a Roma all’interno dei quali si sono confrontare realtà associative appartenenti a contesti territoriali differenti, accomunate però dallo stesso interesse: rendere partecipi e protagonisti all’interno della società questi ragazzi.
Si è cercato di individuare delle macro aree nelle quali questi ragazzi possono essere utilizzati attivamente per creare opportunità di inclusione, integrazione e crescita. Le aree individuate sono state la scuola, il lavoro, la cultura , la partecipazione ed associazionismo; per ogni area si è poi provveduto ad elaborare una serie di interventi precisi, specifici e dettagliati al fine di offrire alle diverse realtà input propositivi.
Una volta elaborato, il “Manifesto delle Seconde Generazioni” è stato presentato all’interno della conferenza:
“Gli attori dell’integrazione: Rappresentanze Diplomatico -Consolari, Comunità Migranti ed Associazioni” svoltosi a Roma il 21 novembre 2014.
Ad aprire l’evento il Ministro Del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti che ha definito il processo di integrazione “una priorità per la Nuova Europa”. È essenziale, ha detto, “dare seguito all’impegno condiviso da tutti i Paesi membri dell’UE per valorizzare il coinvolgimento diretto dei cittadini stranieri” e “pervenire a una visione organica dei fenomeni condivisa con i Paesi d’origine. Se il lavoro e l’inclusione sociale sono oggi la priorità, tuttavia sono convinto che non possano essere trascurate le tante forme di partecipazione sociale, civica e culturale che animano la vita di questo Paese”, ha affermato il Ministro.
di Ali Tanveer