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Volunteering@work è stata un iniziativa progettuale promossa da un gruppo di Centri Servizio per il Volontariato: il CSV Marche.Realizzata all’interno del programma di mobilità internazionale Leonardo da Vinci (VET Professionals) con il sostegno della Commissione Europea.Grazie a questo progetto siamo partiti in 6 ragazzi/e provenienti da diverse città dell’Emilia Romagna ospiti del Cad che è un ente di beneficenza che fornisce un cerchio di sostegno alla comunità locale a Hemel Hempstead, una città della contea dell’Hertfordshire, in Inghiterra .ll progetto ha puntato in particolare ad accrescere le competenze di noi lavoratori nei settori della progettazione sociale di comunità, nella raccolta fondi e nella sensibilizzazione dei cittadini(volontari),attraverso la conoscenza e il confronto con le esperienze di successo e le buone prassi in uso in Inghilterra, favorendone l’immediata applicazione nel nostro contesto sociale, culturale ed economico.Hemel Hempstead è un esempio di successo che ci ha insegnato come il volontariato e il senso di appartenenza sono due pilastri necessari che reggono le fondamenta di una comunità.
Il CAD offre servizi di supporto attraverso diversi progetti(es Shopomobility,Progetti di mobilità Europei,Community Trasport,Servizio Civile Nazionale,Interpretariato Traduzione,Radio Dacorum) facendo rete con altre realtà per dare un aiuto concreto ed essere un punto di incontro e di riferimento per i diversi bisogni della comunità. Un esperienza davvero stimolante da cui ho imparato quanto sia importante nel Terzo settore muoversi anche se in ambiti differenti tutti insieme. Sicuramente l’aiuto economico e la presenza dello Stato è punto di partenza fondamentale e intoccabile per dare risposte concrete ai diversi bisogni,ma credo che che un ruolo importante e di grande responsabilità per un futuro migliore l’abbiamo noi individui,associazioni ecc partendo dal basso usando idee ,il nostro tempo e la nostra umanità per sostenere i diversi bisogni. Lo stato deve essere presente sostenendo e facilitando il lavoro delle varie realtà Associative. Le associazioni devono condividere,confrontarsi con altre realtà senza che ognuna si chiuda e si specializzi solo ed esclusivamente in un settore,parlare,creare rete per non rischiare di diventare solo delle imprese di servizi. Per quanto riguarda noi come individui ciò che ho imparato è che in tempi come questi come ricordava Roberto Benigni in uno dei suoi spettacoli ”spesso il corpo delle persone corre molto più velocemente lasciando l’anima indietro”. Bisogna impedire che questo avvenga per evitare che l’anima, lontana dal suo corpo, si smarrisca e si perda.Noi per migliorare le cose dobbiamo continuare a curare le nostre anime! Questo ho imparato da questo viaggio!
di Blerina Korkaj