Il Festival “IòMLA Interculture” ha visto la sua prima edizione nelle giornate di 28, 29 e 30 maggio a Imola con un programma ricco e variopinto di musica, letteratura, spettacolo e animazioni per adulti e bambini di ogni origine.
La realizzazione di un progetto così ambizioso è stato possibile solo grazie agli sforzi ed alla passione di tanti volontari coinvolti nell’organizzazione, agli artisti, alle associazioni partners ed al Comune di Imola che ha selezionato il progetto nell’ambito di “ImolAttiva”.
L’evento è stato organizzato da Next Generation Italy, associazione imolese di ragazzi di 2^ generazione ma non solo, che si propone come una novità sul territorio, coniugando la creatività giovanile all’impegno per una società interculturale, grazie alla scelta dei contenuti ed all’approccio di lavoro.
La Next Generation ha fatto in questi mesi un lavoro paziente e tenace di catalizzatore di energie e proposte, lavorando in rete con le tante associazioni e realtà attive sul territorio per riuscire a coinvolgere le realtà più varie. Un’altra novità importante è stata la scelta di un approccio intergenerazionale, grazie alla collaborazione con Auser e i centri anziani, per esempio.
Il Festival, alla sua prima edizione, ha riscontrato una buona partecipazione di pubblico, in tutta la sua varia articolazione: i concerti dedicati ad un pubblico giovanile, le attività per bambini del sabato mattina, il dibattito ben animato da interventi teatrali e profumati dal rito del caffè, cui hanno partecipato anche esponenti istituzionali . Purtroppo il clima avverso ha penalizzato la serata-spettacolo del sabato sera, che ha comunque coinvolto una ventina di realtà artistiche provenienti da tutta Italia, tra spettacoli, concerti e sfilate. Il programma è stato ri-adeguato alle necessità ed agli imprevisti climatici e sono ben documentate dal video , momenti di vero scambio e partecipazione tra i gruppi coinvolti.
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L’attività di comunicazione; all’interno di una macchina complessa, quale può essere un festival, è fondamentale.Dalla realizzazione dei documenti riguardanti l’identità del festival, alla documentazione puramente burocratica destinata al rapporto con gli enti, ai contatti con agenzia di ufficio stampa e giornali.
Anche i dati conclusivi del festival hanno parlato chiaro. Molta presenza agli spettacoli, più di 20 giovani volontari Imolesi si sono messi in moto per diffondere notizie sul festival . Inoltre alcune testate regionali e locali, hanno dato ampio spazio al festival 🙁 Sabatosera online,la Voce,il Corriere,Il Resto del Carlino, Bandieragialla e Canale 11)
Va’ specificato che, nella realizzazione del festival si sono incontrate alcune difficoltà, sopratutto nel creare un rapporto di collaborazione con alcune realtà , che hanno creduto marginalmente nel festival.
Inoltre, nella città di Imola, risulta complesso (ma non impossibile) reperire spazi adeguati ad eventi come questo, non privati.
In merito a questo punto, noi pensiamo che si debba necessariamente continuare ad investire su eventi e appuntamenti come questo, che creano indotto economico per attività commerciali della città (pub, locali, ecc) e che testimoniano la possibilità di lavorare con l’arte e per l’arte, con e dentro la comunità nel nostro territorio.
E’ con la soddisfazione di aver fatto un lavoro artistico e di rete che crediamo proficuo per tutta la Comunità cittadina che Vi presentiamo il budget del Festival per la richiesta di rimborso spese, augurandoci che sia solo il primo di una serie di manifestazioni culturali che il Comune di Imola vorrà promuovere ed offrire alla cittadinanza.